Hanno una sola cosa in comune: quella solitudine che finirà per avvicinarli. Come in un giallo di Melville rivisto in un nuovo disincanto anni Novanta, MAX ET JEREMIE racconta le solite cose (gli agguati mortali ordinati dai soliti padrini, gli ispettori di polizia umani e quelli sadici, l'evasione verso il sole mediterraneo come ricerca d'impossibile purezza) ma in un modo diverso.

Con un'originalità, una padronanza che NOIR ET BLANC et CHIMERE stentavano a lasciar trapelare, Claire Devers ha firmato un film di una precisione e di una felicità sorprendenti: che diriga gli attori (Philippe Noiret e Lambert non sono mai stati così concentrati, ispirati; in un altro universo rispetto a quello del narcisismo recitativo al quale ci hanno abituato), che accarezzi l'intimità e lasci esplodere la violenza a lungo trattenuta, la regista ricama sulla sua sceneggiatura con una felicità costante.

Nasce allora uno di quei polar fatti per la gioia degli appassionati: dove ci si fa catturare dalla tensione degli avvenimenti. ma, più ancora, dove si partecipa all'esaltazione ed alla disperazione dei personaggi con un piacere intenso ."